Se avete utilizzato i social negli ultimi giorni vi sarete sicuramente imbattuti nell’enorme polemica su una storica casa di moda, che sta scuotendo il web e magari vi starete chiedendo: cosa sta succedendo in casa Balenciaga?
Il fatto
Ma partiamo dall’inizio. Il noto brand spagnolo, oggi del gruppo Kering, è stato oggetto di una grave polemica a causa della sua ultima campagna social, poi ritirata. Il brand è sotto accusa per degli scatti realizzati per la campagna di lancio di Balenciaga objects, intitolata Gift Shop.
Le foto sono state realizzate dal fotografo italiano Gabriele Galimberti, famoso per i suoi scatti in cui sono raffigurate persone circondate dai loro oggetti disposti in maniera ordinata intorno al soggetto della foto. Galimberti aveva già realizzato diverse immagini che raffigurano bambini circondati dai loro giochi.
Questo stesso stile è alla base degli scatti realizzati per Balenciaga. In questo caso i bambini avevano in mano borse a forma di orsacchiotti in tenuta bondage ed erano circondati da oggetti della collezione Balenciaga objects, alcuni dei quali rimandano alle pratiche BDSM. Le immagini della campagna sono state diffuse tramite i social il 16 novembre ed è subito partita la polemica. Alcuni utenti hanno ritenuto inadeguato accostare le immagini di bambini a oggetti che richiamano la sfera sessuale.
Sotto accusa anche una seconda campagna pubblicitaria
A distanza di pochi giorni è stata diffusa una seconda campagna, nella quale il pubblico del web ha notato una serie di elementi sospetti. La denuncia è partita da Diet Prada. Sotto accusa uno scatto che ritrae in primo piano una borsa poggiata su una scrivania, sulla quale si vedono dei documenti che fanno riferimento a una decisione del 2008 della Corte Suprema, che decise che la pedopornografia non è protetta dal diritto di libertà d’espressione. Una secondo foto, invece, mostra in secondo piano una serie di libri, tra i quali un libro d’arte di Michael Borremeans che illustra scene disturbanti che rappresentano bambini nudi con adulti in atti di violenza, compreso il cannibalismo.
Il passato di Balenciaga
Solo un mese fa, Balenciaga cancellava Kanye West. Il rapper si era reso colpevole di una serie di dichiarazioni razziste fino ad affermare che George Floyd sia, in realtà, morto per uso di sostanze stupefacenti. Dopo tali affermazioni, Balenciaga ha cancellato tutte le foto di Kanye West, che aveva aperto la sfilata parigina del brand, cancellando anche dal suo e-commerce i prodotti realizzati in collaborazione con l’artista. Oggi Balenciaga si trova dalla parte opposta, dalla parte di chi viene cancellato.
Non è la prima volta che Balenciaga realizza azioni controverse, nello stile di Demna, suo direttore creativo. Ricordiamo quando al Met Gala del 2021 vestì Kim Kardashian coprendola con del tessuto nero aderente dalla testa ai piedi, oppure quando rese le buste dell’Ikea un bene di lusso. Ma Demna si è decisamente superato, quando, attingendo alla sua esperienza personale da rifugiato, ha fatto sfilare dei modelli che interpretavano dei rifugiati, vestiti con dei sacchi della spazzatura fatti di pelle di alta qualità.
Le polemiche e la reazione di Balenciaga
Sul web si sono subito scatenate le polemiche, moltissimi utenti hanno pubblicato video su Tik Tok in cui si riprendono mentre bruciano o distruggono capi Balenciaga. Gli utenti hanno chiesto alle celebrities che collaborano con il brand di prendere le distanze. Intanto, Balenciaga si è scusata per l’accaduto tramite il suo account Instagram, affermando che avrebbe aperto un’inchiesta interna ed esterna sull’accaduto. In poche parole, ha spostato la responsabilità su altri, non ben definiti, dal momento che anche Galimberti se n’è lavato le mani, affermando di aver trovato il set già pronto per scattare e che quindi la scelta degli oggetti non sarebbe dipesa da lui.
Kim Kardashian ha rilasciato una dichiarazione tramite le sue storie Instagram solo 6 giorni dopo l’accaduto ed è stata la prima ad essere ferocemente attaccata per non avere preso subito posizione contro la casa di moda con cui collabora assiduamente ormai da anni. Kardashian ha condannato la campagna, ma ha ammesso di aver apprezzato le scuse del brand. Nonostante ciò, ha affermato che rivaluterà la sua collaborazione con Balenciaga. Anche Bella Hadid, in qualche modo, si è discostata, eliminando dal suo feed Instagram le ultime foto realizzate con il brand.
I media e la causa avviata da Balenciaga
Le accuse di promozione della pedopornografia mosse nei confronti di Balenciaga, hanno subito trovato terreno fertile nelle teorie del complotto di QAnon secondo cui le élite politiche gestirebbero una rete di prostituzione minorile. Le polemiche contro Balenciaga hanno trovato ampio spazio su Fox News, la rete che più di ogni altra dà spazio a tali teorie complottiste.
Intanto Balenciaga ha avviato una causa da 25 milioni di dollari contro la società che ha progettato il set della campagna: la North Six. Intanto, rimaniamo in attesa di ulteriori risvolti della vicenda che monopolizza il web da giorni e rimarrà per sempre nella memoria della storica casa di moda.
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