Dopo nove mesi dal cedimento di tre edifici funerari, riaprono i cancelli del cimitero di Poggioreale. Un’attesa apparenemente interminabile, alimentata da proteste e lamentele: ora i familiari possono finalmente tornare a onorare i propri defunti.
Il crollo, ormai 9 mesi fa
L’area monumentale del cimitero era stata posta sotto sequestro in seguito al crollo che si era verificato lo scorso 5 gennaio. Il dissequestro era poi avvenuto a metà luglio, anche se al momento resta inibita solo un’ultima, ristretta area del crollo: lì inizieranno i lavori solo dopo che tutte le salme saranno state recuperate. Si tratta, infatti, di migliaia di spoglie che dovrebbero essere temporaneamente sistemate nel piazzale ai piedi della basilica del cimitero.
La messa in sicurezza
Per effettuare l’operazione in sicurezza, fra i resti degli edifici mezzi crollati e pericolanti, è previsto l’utilizzo di due grandi gru: una sistemata sulla strada nei pressi dell’Emiciclo di Poggioreale e l’altra all’interno dell’area cimiteriale. Solo qualche giorno fa, però, si è scoperto che l’area interna al cimitero destinata ad ospitare il macchinario, molto pesante, è sovrapposta a un impianto fognario che potrebbe collassare a causa del peso. Insomma, la gru va messa altrove, ma per spostarla c’è bisogno di un permesso del Tribunale.
Ancora degrado a Poggioreale
A sottolineare il degrado del cimitero, non solo della parte interessata dal crollo, è il consigliere regionale di Europa Verde, Francesco Emilio Borrelli: “Sembra lo scenario di un film apocalittico dove l’umanità è quasi completamente scomparsa e le strutture sono ormai decadenti”. Per la riapertura, incalza il consigliere, “avrebbero almeno dovuto pulire per dare un poco di dignità alle povere anime che riposano”.
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