Dopo le problematiche con l’Asìa, l’emergenza coronavirus ha colpito il trasporto pubblico napoletano con una giornata che ha segnato la sospensione di ben 20 linee su 83 a causa della indisponibilità di cento autisti, sui seicento in forza all’Azienda Napoletana Mobilità, in quanto positivi a sars cov2 o in quarantena per contatti con persone positive.

Sospese linee e percorsi

Un allarme che ANM aveva già lanciato il 30 dicembre quando si stimò che la forza lavoro bloccata a causa della quarta ondata era di circa il 20%. A tempo indeterminato l’azienda a reso noto che sono sospese 15 linee e in settimana i percorsi temporaneamente sospesi sono stati 40. Il comitato Covid, preposto dall’azienda, ha reso note le necessità per ovviare a questa nuova ondata interna, ovvero maggiore sanificazione e si cerca di lavorare al distanziamento all’interno dei bus, cosa difficile, nonostante la catenella che impedisce ai passeggeri di avvicinarsi ai conducenti.

Le dinamiche del contagio

Le norme, sia sui dispositivi di protezione individuale che sul distanziamento sociale, all’interno degli autobus e anche nei luoghi comuni dell’azienda vengono rispettate in maniera quasi certosina e, allo stato attuale, è difficile comprendere quanto i contagi siano dovuti al momento lavorativo o portati dall’esterno. Sul fronte sindacale Adolfo Vallini di USB ha richiesto ancora una volta la necessità di effettuare tamponi a cadenza fissa al personale, onde evitare contagi fra colleghi.

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