I record della stagione di Gattuso. Si deve pensare all’ultima giornata di campionato contro il Verona allo stadio “Maradona” che vale la zona Champions. Poi tutto ciò che riguarda il futuro di Gattuso e quindi del Napoli, il discorso è rimandato alla prossima settimana. Ed è proprio il tecnico azzurro ad invitare tutti alla prudenza: niente è stato fatto. Basta un calo di tensione con il Verona e il grande sforzo prodotto in questi mesi rischia di essere vanificato. Bisogna restare concentrati e lucidi fino alla fine: il ritorno in Champions, per la quarta volta in cinque anni, è ancora più incredibile vista la straordinaria rimonta. 42 punti nel girone di ritorno, ovvero potenzialmente 45 punti con la vittoria contro l’Hellas.
Con l’eventuale successo, sarebbe il secondo miglior girone di ritorno della storia azzurra, dietro solo al Napoli di Sarri della stagione 16/17, ovvero non quello del record dei 91 punti. Se si escludono quindi i vari Napoli di Sarri, Gattuso ha fatto meglio di tutti.
I RECORD DELLA STAGIONE DI GATTUSO
Da Benitez ad Ancelotti, da Reja a Mazzarri. Sono, peraltro, ben 25 le partite consecutive in cui gli azzurri hanno fatto almeno un gol. In precedenza, il primato era di 24 ma a cavallo della stagione 74/75 e 75/76. Domenica, probabilmente per Gattuso sarà l’ultima partita del suo ultimo Napoli con Lozano titolare al posto di Politano e Demme invece di Bakayoko. Probabile che Koulibaly vada in panchina.
La squadra andrà regolarmente in ritiro domani notte e poi i saluti ci saranno al termine della gara. Anche perché dal giorno dopo la maggior parte degli azzurri raggiungerà le rispettive nazionali che si preparano agli Europei. Gattuso solo allora inizierà ad incontrare i presidenti che negli ultimi giorni, sapendo del suo addio, hanno iniziato a inviare segnali: Lazio e Juventus, ma anche Fiorentina e il Torino. De Laurentiis da parte sua stringe per Allegri che attende però ancora una risposta dal Real Madrid. In caso di no, il Napoli si ritrova a dover scegliere tra Galtier, Simone Inzaghi e Spalletti, con Italiano che sembra lontanissimo nonostante sia tra i più apprezzati.
Di Marco Staiano
