Verso il rito immediato per l’assassino di Ornella Pinto. Scatta il rito immediato nei confronti dell’uomo accusato dell’omicidio di Ornella Pinto. La donna  uccisa lo scorso 13 marzo da Giuseppe Iacomino, suo ex convivente. L’uomo è accusato di omicidio volontario con l’aggravante della crudeltà e della premeditazione. Per la gravità del fatto e l’evidenza delle prove, è stato chiesto il rito immediato per l’uomo accusato di aver ucciso Ornella Pinto. Non c’è stato nessun dubbio al termine della primissima fase investigativa. Una svolta che è figlia del lavoro investigativo condotto dalla Procura di Napoli sotto il coordinamento del procuratore aggiunto Raffaello Falcone, titolare delle indagini sulle cosiddette fasce deboli. E’ sotto processo Giuseppe Iacomino, l’uomo che si introdusse nella propria ex abitazione e uccise nel sonno Ornella Pinto.

Rito immediato per l’assassino di Ornella Pinto

C’è la confessione dell’imputato (che punta però a respingere l’accusa della premeditazione, sostenendo la tesi di un raptus di violenza maturato nel corso di un litigio). Poi c’è la testimonianza resa dai parenti di Ornella ma anche l’autopsia. L’esame autoptico attesta che Ornella è stata uccisa nel sonno, dopo che l’uomo si era introdotto in casa. Di notte e armato di coltello, che aveva prelevato da un suo albergo, in zona vesuviana uccise la donna. Ornella dormiva ed è un dato importante che smentisce le prime dichiarazioni rese da Iacomino. L’uomo una volta consegnatosi ai carabinieri in provincia di Terni, ha raccontato che i due avevano litigato, e che l’uomo preso da un raptus aveva preso un coltello dalla cucina per colpirla. Un raptus aveva detto l’uomo, ma le indagini e l’autopsia hanno evidenziato che invece il delitto era qualcosa di covato e quindi premeditato.

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