Alla felicità, seppur estemporanea delle riaperture, si aggiunge però la fregatura. Infatti nonostante le attività chiuse, con contatori dell’acqua e della corrente fermi, gli esercenti hanno continuato a ricevere le bollette da pagare. In particolar modo quella dell’Abc Acqua pubblica. Se i rubinetti sono rimasti chiusi. A pesare però è il cosiddetto minimo impegnato, ossia l’addebito di un costo per un ammontare fisso di consumi indipendentemente da quelli effettivi. Per le utenze domestiche è vietato addebitare un minimo impegnato». Ecco perché sono in rivolta i commercianti.
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In tempi di chiusura forzata non conviene, visti consumi praticamente pari a zero. Ciò comporta che i commercianti abbiano pagato tra i 50 e 70 euro a trimestre.